ENTRA NEL CANALE!

In Collaborazione con la BILLACCIO.COM Consulting & Entertainment

PER L'ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE

SONO LIETI DI PRESENTARE

CINE CIAO MAFIA

UNA PRODUZIONE WEBARBUTO DI STREAMING.TIPS

BENVENUTI E BUONA VISIONE

IN TIME

ENGLISH FILM

In a future where people stop ageing after 25 and need to buy time to live, the rich become immortal while others cease to exist. So, Will is on the run with a hostage in a desperate bid to survive. .

The Cabin Woods

La Casa nel Bosco

(IN ITALIANO)

Gary Sitterson e Steve Hadley, due tecnici di un sofisticato impianto segreto, si stanno preparando per un'operazione sconosciuta, che a quanto pare è una delle tante che si svolgono in tutto il mondo. Nel frattempo, cinque studenti universitari (Dana, Curt, Jules, Marty e Holden) partono in camper per un week-end in una remota casa nel bosco, alla quale arrivano dopo aver chiesto informazioni all'inquietante proprietario di una pompa di benzina che, successivamente, si rivelerà essere d'accordo con i due tecnici. Infatti questi ultimi, grazie al design della casa, al rilascio di farmaci che alterano il comportamento, a delle telecamere nascoste e all'uso di sofisticati meccanismi ambientali, controllano e manipolano l'ambiente in modo da ridurre le facoltà degli studenti, rafforzando nel contempo la loro libido sessuale e la mancanza di cautela.

Gli amici, nonostante qualche piccola sorpresa iniziale, si sistemano con entusiasmo nella casa, mentre i tecnici li osservano e scommettono insieme ai colleghi su quale scenario dell'orrore sceglieranno inconsapevolmente. Una volta che gli studenti entrano nella cantina (la cui entrata viene aperta apposta dai tecnici), scoprono un certo numero di artefatti, ognuno dei quali rappresenta un sotto-genere di orrore. È Dana a leggere il vecchio diario di Patience Buckner (una ragazzina torturata, mutilata e uccisa dalla sua stessa famiglia) e a risvegliare una famiglia di zombie, prima che i suoi amici possano attivare uno degli altri orrori. Non essendone ancora consapevoli, Curt e Jules vanno nel bosco per stare da soli. Gli zombie però li attaccano mentre sono presi dalla passione e la ragazza viene uccisa. Nel frattempo, in casa, Marty diventa paranoico ed esce a prendere una boccata d'aria, quando all'improvviso arriva Curt a riportarlo dentro casa dopo aver colpito una zombie priva di un braccio che stava arrivando alle sue spalle. A questo punto, accortosi del pericolo che stavano correndo (uno degli zombie lancia addirittura la testa di Jules dentro la casa), Curt consiglia agli amici di restare uniti e di non dividersi; quindi, per ostacolare i ragazzi, i tecnici aumentano in tempo reale la dose della droga che veniva diffusa nella casa sotto forma di gas, facendo cambiare idea al ragazzo, il quale ora suggerisce al gruppo di dividersi e di andare ognuno nella propria stanza. Marty trova casualmente nella sua stanza una piccola telecamera di sorveglianza, ma prima che possa fare qualsiasi cosa, viene attaccato attraverso la finestra da uno degli zombie, che lo trascina fuori. Dopo una breve lotta che vede prevalere il mostro, i due spariscono dietro una cunetta. Holden, Dana (che è riuscita a trovare una botola e a bloccare uno zombie) e Curt, usciti dalla casa, scappano con il camper e arrivano fino al tunnel dal quale sono arrivati, ma la loro fuga è ostacolata da un'esplosione provocata dai tecnici (in ritardo a causa di uno strano problema elettrico). Curt tenta allora di saltare un fossato con la sua moto, ma sbatte contro quello che sembra un campo di forza invisibile e cade nel vuoto. Questo rivela a Dana che c'è qualcosa di veramente insolito nell'ambiente in cui si trovano e Holden tenta di tranquillizzarla dopo che sono risaliti sul camper, ma uno zombie lo uccide alle spalle. Di conseguenza il mezzo cade nel lago e Dana riesce quasi miracolosamente a tornare in superficie, precisamente su un ponticello in legno, dove però viene raggiunta da un altro mostro.

CUBE ZERO

(ITALIANO)

La visione inizia con la morte di uno degli sventurati: Ryjkin all'interno di un settore è investito da una pioggia di un liquido. Credendola inizialmente acqua se ne rallegra, salvo poco dopo scoprire che si tratta di un potentissimo acido ad azione lenta che lo saponifica e lo scioglie.

La raccapricciante scena è osservata tramite monitor da due tecnici. Hanno l'incarico di salvare il filmato della morte dell'uomo in una scheda personale e archiviarla. I due sono Wynn, un giovane uomo che mostra speciali doti nel prevedere e ripetere una sequenza di mosse solo avendola vista mentalmente, e il più maturo Dodd, tutto d'un pezzo, attento osservante delle regole, religioso e gerarchicamente superiore a Wynn. In attesa del "lavoro" giocano a scacchi o leggono libri e giornali. Wynn è anche abile nel disegno e, tra gli altri, fa un disegno "agiografico" che ritrae sé stesso e Dodd quali Maestri di Scacchi, benché, grazie alle sue capacità sia nettamente più abile e svelto del compagno.

Uno dei prigionieri, Cassandra Rains, si risveglia all'interno di una delle stanze del cubo. Non ricorda niente, nemmeno il suo nome, tranne il fatto di avere una bambina. Trova gli altri derelitti, Bartok, Jellico, Meyerhold e Haskell, con il quale ha una breve colluttazione a causa del tatuaggio che riconosce come uguale a quello del soldato che le ha portato via la figlia. Lei tenta di mettersi in cammino verso una possibile uscita, ma Haskell l'avverte dicendo che molte stanze contengono trappole mortali, una delle quali ha troncato due dita della mano sinistra di Meyerhold: Rains allora rinuncia. Tutti si mettono d'accordo per identificare le trappole, lanciando dentro le stanze uno degli scarponi in dotazione a ciascuno dei prigionieri.

Bartok è il secondo a morire: entra in un settore dopo il lancio dello scarpone ma la trappola scatta a causa della secrezione acida della pelle. Muore trafitto da decine di fili metallici che lo tagliano in varie parti. In seguito a questo i superstiti disegnano una mappa del percorso sicuro usando come carta la giacca di Rains, prendono nota delle lettere presenti nel passaggio tra un settore e l'altro, che forse indicano delle coordinate.

Wynn riconosce Rains in un articolo di giornale. La donna in testa a un gruppo di attivisti che chiedono uno sciopero. Nella cartella informativa della prigioniera da loro custodita in schedari assieme a centinaia di altre schede, Wynn scopre mancare il modulo di consenso, vale a dire l'autorizzazione della persona all'ingresso nel "Cubo". Il ragazzo non può leggere il contenuto di altre schede, è proibito, ma si convince che la stranezza possa essere ripetuta e che altri siano lì senza una causa. All'improvviso i due tecnici ricevono una chiamata telefonica dai piani superiori; li avvisano che qualcuno è vicino all'uscita. La procedura prevista in questi casi si attiva e il fuggiasco viene immobilizzato. Il prigioniero si chiama Owen e risulta essere il terzo collega della loro squadra di quattro persone. Da qualche tempo non sapevano dove fosse. Anche se è un grande amico dei due, essi devono rispettare alla lettera la "procedura d'uscita" che consiste nel porre al prigioniero due domande: dire il proprio nome e dire se crede o non crede in Dio. Owen risponde di no, e gli addetti premono un pulsante che serve ad attivare la procedura prevista per questa risposta: alla pressione del pulsante si attiva un dispositivo, che uccide Owen bruciandolo vivo.

All'interno del cubo, la ricerca della via di fuga continua e Jellico viene persa di vista dagli altri tre a causa dello spostamento del settore dentro il quale lei si trova. Nel settore Jellico viene punta da una siringa e nel suo corpo si diffonde un virus necrotizzante. Ritrovata dagli altri scatta e aggredisce Meyerhold, contagiandolo. Il virus consuma il corpo e può causare la morte nel breve periodo. Haskell propone di lasciare Meyerhold al proprio destino, ma alla fine si convince a farlo rimanere, a patto che egli testi gli ambienti per primo. Quando Meyerhold rifiuta di provare il primo settore, ritenendo, a ragione, che sia una trappola, Haskell lo spinge ugualmente dentro. Meyerhold viene così ucciso da una trappola sonora che fa esplodere cervello e tessuti, lasciando di lui solo il vestito.

Wynn, infrangendo le regole superiori e credendo che ci sia di certo un errore nella presenza dell'attraente donna nel Cubo, entra di sua volontà nel labirinto per cercarla e liberarla. Quando incontra il gruppo rimasto racconta loro il lavoro che lui e Dodd sono costretti a svolgere. Anche loro non ricordano nulla del loro passato.

Mentre avviene il colloquio il controllore rimasto, Dodd, riceve la visita di tre agenti giunti dai piani superiori: Jax, Finn e Quigley, che hanno il compito di scovare Wynn e punirlo dell'insubordinazione. Gli agenti premono alcuni tasti e le vecchie e obsolete consolle usate da Wynn e Dodd si aprono per rivelare la presenza di modernissime tecnologie (come il cibo in pillole che Wynn e soci ricevevano periodicamente all'interno tramite un ascensore), che rivelano come loro stessi siano in realtà ignari della stessa situazione in cui si trovano, e quindi come siano nient'altro che ulteriori e inconsapevoli cavie d'esperimento.

Per scongiurare la fuga, gli agenti fanno sparire le diciture presenti dei passaggi tra settori, in modo che Wynn non possa essere di nessun aiuto.

Dodd, non volendo che il suo amico muoia, sabota il sistema. Annulla ogni connessione visiva e di comando all'interno del cubo sabotando le condutture elettriche. Prive di corrente, le trappole sono inattive. Viene scoperto e Jax, l'agente al comando della missione, lo uccide, anche per recuperare un componente meccanico che Dodd stesso aveva precedentemente inghiottito e senza il quale il sistema rimane inerte. Senza programmazione il "cubo" entra in modalità "riavvio automatico" senza che i tre agenti possono modificare tale sequenza.

L'ex controllore Wynn sa che nella fase di ritorno alle impostazioni predefinite che avviene dopo dieci minuti, ogni settore incenerirà qualunque forma vivente presente. Haskell, Rains e Wynn si ritrovano adesso una nuova micidiale trappola: il tempo.

Oltretutto, gli agenti in missione (Finn e Quigley) ricevono l'ordine di riprogrammare il microchip presente dentro il cervello di Haskell (la cui installazione è obbligatoria per tutti i militari o ex militari) imponendo l'ordine di uccidere.

Haskell esegue, ma in una breve colluttazione ha la peggio contro Rains e Wynn, che proseguono la fuga. Nonostante sia moribondo, il microchip che ora lo governa gli dà volontà e forza sovrumane per inseguire i due. Tuttavia, raggiunta l'uscita ausiliaria, dove trovano il cadavere del quarto componente del gruppo di controllo, anch'egli fuggiasco, Rains e Wynn riescono fortunosamente ad uccidere il militare ed infine ad uscire dal cubo. Si ritrovano in un lago ai margini di un bosco, lo stesso dove erano state rapite Rains e la figlia.

Ad attenderli, nascosti tra la vegetazione, ci sono dei militari che hanno il compito di sorvegliare la zona. Mentre lei riesce a scappare, lui viene colpito da una freccia contenente un sedativo.

Wynn si risveglia legato ad un lettino di ospedale e ritrova Jax. L'agente lo informa della sua sorte: lo porteranno dentro il cubo, ma con "qualche piccola modifica" così che non possa sfruttare le sue capacità. Il ragazzo chiede allora di essere ucciso subito, è la sua volontà, ma Jax gli mostra il suo modulo d'assunzione nel quale, in una postilla, il ragazzo acconsentiva ad essere riprogrammato e/o reso prigioniero del Cubo a discrezione dei suoi capi - confermando quindi che anche Wynn, Dodd e altri erano nient'altro che cavie inconsapevoli e che il loro lavoro di gruppo di controllo dei prigionieri in realtà era fittizio. Oramai privato di ogni possibile resistenza e speranza, un medico innesta un chip nel cervello di Wynn.

Nel Cubo egli viene trovato da un gruppo di altri prigionieri. Il ragazzo è cambiato e presenta alcuni handicap mentali.

Il film dunque si conclude con Wynn che ripete frasi e movimenti autistici dello stesso personaggio, il ritardato mentale e genio matematico apparso nel primo capitolo della trilogia (in cui il suo nome era Kazan), cioè l'unico che era riuscito a raggiungere l'uscita, facendo probabilmente intendere che pur essendo stato "mutilato" forse egli riuscirà a scappare da quella trappola infernale. Rains intanto riesce a ritrovare sua figlia e mentre l'abbraccia rimangono nascoste aspettando che i militari se ne vadano, per avere infine l'occasione per scappare, promettendo che tutti al mondo sapranno la verità.

UNA VITA TRANQUILLA

(ITALIANO)

Rosario Russo, napoletano cinquantenne, vive in Germania da 15 anni, gestendo un hotel-ristorante. Ha accanto la sua famiglia: la moglie tedesca Renate e il figlio Mathias. Un giorno, al ristorante si presentano due giovani napoletani, Diego e Edoardo, di passaggio per il paese: Diego è il figlio di Rosario, che lo accoglie benevolmente (tenendo tuttavia nascosta agli altri la loro parentela) dandogli vitto e alloggio e dedicandogli parte del proprio tempo. Diego invece prova un evidente rancore nei confronti del padre, che ha lasciato la famiglia quando lui era piccolo, senza farsi più vedere. Emergono quindi inquietanti retroscena del passato di Rosario e del presente di Diego, giunto in Germania per assassinare, per conto della camorra, un industriale tedesco che sta per stipulare un contratto per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla Campania.

Il padre, ignaro dei motivi per cui Diego è giunto in Germania ma messo in allerta dal suo strano atteggiamento, lo segue nel momento dell'attentato e la sua apparizione impedisce che Diego commetta materialmente l'omicidio, di cui si occupa Edoardo. A quel punto la situazione sfugge di mano ai tre. Rosario invita il figlio a lasciare al più presto la Germania, ma Edoardo scopre la vera identità di Rosario: si tratta infatti di Antonio De Martino, malavitoso pentito e datosi alla macchia, ritenuto morto. Rosario uccide Edoardo, innescando una serie di conseguenze: il figlio lo aiuta a far sparire il cadavere dell'amico, ma non accetta la decisione di seguire le orme del padre, rifacendosi "una vita tranquilla" in Germania sotto altro nome.

Diego rapisce Mathias, il figlio di nove anni di Rosario, costringendo quest'ultimo ad andarlo a prendere in un autogrill vicino a Teano, dove poco dopo sopraggiungono due sicari della camorra, avvertiti da Diego. Mentre si avviano all'esecuzione in periferia, Diego, salito in macchina col padre, non se la sente di consegnarlo ai due camorristi e gli dice di non fermarsi. Ne nasce una sparatoria: l’auto va a sbattere contro un muro, Diego rimane ucciso mentre Rosario riesce a fuggire. Recupera Mathias e lo riporta dalla madre al ristorante, poi fugge di nuovo e parte verso Amburgo, per iniziare di nuovo un'altra vita sotto una nuova identità.

IL TRADITORE

Narra la storia del Collaboratore di Giustizia di Giovanni FALCONE , Tommaso Buscetta , uomo d'Onore Venuto fuori da cosanostra che fece istruire il MAXI PROCESSO di Palermo dove vennero elargiti oltre 2000 anni di carcere agli imputati

4 settembre 1980. È il periodo in cui la Sicilia è capitale mondiale del traffico di droga, gestito dalle famiglie di Cosa Nostra palermitane e corleonesi, che, pur mostrandosi in amicizia e collaborazione, in realtà sono in rapporti di profonda rivalità. Durante una festa nella villa di Stefano Bontate in onore di Santa Rosalia, patrona di Palermo, a cui sono presenti esponenti di entrambi gli schieramenti, Tommaso Buscetta, detto don Masino, un boss affiliato alla mafia di Palermo, avverte il pericolo di una faida imminente e, per tutelarsi, decide di trasferirsi in Brasile, stato dove ha già vissuto e condotto affari in passato.

Le tensioni non tardano a manifestarsi, scatenando una serie di omicidi a boss mafiosi e ai loro familiari, con il fratello e due dei figli di Buscetta, Benedetto e Antonio, rimasti in Sicilia, che vengono fatti sparire; lo stesso Buscetta si sente braccato anche in America Latina. La polizia brasiliana lo identifica e lo cattura, sottoponendolo a numerose torture fisiche e psicologiche, e ne tenta l'estradizione in Italia, che Buscetta in un primo momento evita tentando di uccidersi con della stricnina, che gli procura delle convulsioni a causa delle quali viene ricoverato in ospedale.

Buscetta, dopo essere stato salvato (si scoprirà in seguito che aveva lasciato un biglietto con scritto cosa aveva ingerito per avvelenarsi), viene comunque condotto in Italia, dove, ormai rimasto senza potere né denaro, sarebbe inevitabilmente destinato a finire nel mirino dei rivali corleonesi, guidati da Totò Riina. Il giudice antimafia Giovanni Falcone gli offre un'alternativa: collaborare con la giustizia, che per il codice d'onore mafioso rappresenta un tradimento da punire con la morte. Don Masino accetta e, in una serie di interrogatori, inizia a rivelare al giudice nomi, organizzazione, regolamenti e rituali di Cosa Nostra, diventando così uno dei primi collaboratori di giustizia della storia, benché rifiuti di essere definito un pentito, dicendo piuttosto di non condividere le caratteristiche della nuova mafia; anche il suo vecchio compagno Salvatore "Totuccio" Contorno inizierà a collaborare con la giustizia (anche se, a differenza di Buscetta, avrà qualche difficoltà a farsi comprendere, riuscendo a parlare soltanto in uno stretto dialetto siciliano).

Grazie alle deposizioni di Buscetta e Contorno, la giustizia italiana riesce a comprendere cosa davvero sia la mafia e ad eseguire centinaia di blitz ed arresti: nel 1986, presieduto dal magistrato Alfonso Giordano, ha inizio il maxiprocesso nell'aula-bunker di Palermo, del quale Buscetta è testimone chiave. Il processo si svolge tra il totale diniego degli imputati e la loro ipocrita pretesa di innocenza; molti vorrebbero avere un confronto diretto con Buscetta, ma tutti cambiano idea dopo aver assistito a quello con Giuseppe "Pippo" Calò, amico d'infanzia del protagonista, che nega di averlo mai conosciuto. I mafiosi vengono condannati e giurano vendetta su Buscetta, che viene posto insieme ai familiari sotto protezione negli Stati Uniti, dove tuttavia continua a sentirsi minacciato e si ritrova spesso a cambiare sistemazione. In Italia, intanto, molti suoi parenti incensurati vengono uccisi per ritorsione, tra cui il marito di una sua sorella, la quale lo rinnegherà come fratello.

Nel maggio del 1992 Falcone viene assassinato in un brutale attentato e Buscetta, che aveva promesso al giudice che sarebbe tornato in Italia, decide di mantenere tale promessa ed inizia a parlare dell'unico argomento che in precedenza non aveva mai voluto toccare (ritenendo che lo Stato italiano non fosse ancora pronto per dichiarazioni di tale portata), cioè i presunti legami della mafia con la politica, in particolare con Giulio Andreotti, uno dei più importanti politici italiani; ciò porta al processo del secolo, in cui don Masino viene chiamato a testimoniare, venendo tuttavia messo in difficoltà dall'avvocato di Andreotti, che mette in luce le contraddizioni presenti nelle sue dichiarazioni e la sua morale dubbia. Viene intanto arrestato Totò Riina; nel corso del processo a suo carico, Buscetta apprende che i suoi figli sono stati uccisi mediante strangolamento dai vecchi amici Pippo Calò e Salvatore Cancemi, reo confesso, e si sente in colpa per non aver portato i figli con sé al sicuro in Brasile.

Buscetta vive i suoi ultimi anni sotto copertura negli Stati Uniti, dove si ammala e muore nel 2000, circondato dall'affetto dei figli avuti dalla sua ultima moglie. Poco prima di morire, in flashback, rivive la storia del primo attentato che avrebbe dovuto compiere e che mai gli riuscì: il giovane don Masino era stato incaricato di uccidere un uomo, il quale però, avendo intuito il pericolo, gli si avvicinò con il piccolo figlio (appena battezzato) in braccio. Il protagonista quindi non poté sparare in quanto avrebbe rischiato di colpire il bambino, cosa all'epoca assolutamente vietata dalle regole di Cosa Nostra, e da allora tale uomo non uscì mai di casa senza la compagnia del figlio, anche quando esso era ormai cresciuto. Buscetta quindi immagina di sparare all'uomo nel giorno del matrimonio del figlio, unico momento in cui sarebbe riuscito a sorprendere la vittima senza il figlio a fargli da scudo.

IL BENVENUTO SUL SITO DA ANTONIO BARBUTO

STRILLONE E PRESIDENTE DEL CIAORINOCLUB DI PERUGIA

IL VIAGGIO NEI MEANDRI DEL TERRORISMO MAFIOSO,

CON L'ARGUZIA DEL CAPITANO WILLARD E

GLI OCCHI DI PAOLO BORSELLINO :

CINE CIAO MAFIA

E' LA CINE ESPERIENZA UNICA DA VIVERE

NANCY

PSYCO THRILLER

Andrea Riseborough è Nancy, una ragazza solitaria e dalla vita alquanto difficile che, un giorno, si presenta alla porta di Leo (Steve Buscemi) ed Ellen, annunciandogli di essere la figlia che credevano scomparsa da 30 anni. La madre è contentissima mentre il padre è diffidente e teme che possa trattarsi di un pericoloso imbroglio.

MASSONERIA

"1943 cinema francese"

la Vera Storia della Massoneria Internazionale

IL TIMONIERE DEL CIAORINO!

Il giovane deputato Avenel, su consiglio di alcuni deputati massoni, decide di entrare nella massoneria per avere un'ascesa carriera politica. Dopo il rito iniziatico, rimane però deluso dalla corruzione e dagli scandali politici massonici, scoprendo in più una cospirazione tra massoni, ebrei e nazioni angloamericane per spingere la Francia in una guerra contro la Germania.

PIO E AMEDEO

Pio e Amedeo sono due promettenti ragazzini che fin da piccoli sono cresciuti insieme fino al giorno del diploma. Dopodiché le loro strade si dividono: Pio parte per Milano, laureandosi con lode in economia e commercio e intraprendendo una carriera nell'alta finanza tramite società a lui direttamente collegate e apparentemente in ottimo stato di solvenza; Amedeo, invece, ha preferito rimanere al Sud Italia, presso il paese di Sant'Agata di Puglia, perché contrario alla "fuga dei cervelli", dividendosi tra l'impiego presso il suo negozio di articoli sanitari, dopo aver lasciato gli studi in Medicina, e un ruolo di assessore alle politiche giovanili presso il proprio comune d'origine.

Un giorno Pio viene chiamato dal Sindaco del paese natìo per una consulenza in merito a un prestito necessario a riqualificare il territorio, decidendo quindi di intraprendere un viaggio in macchina in compagnia della sua fidanzata che di mestiere fa l'influencer. I due protagonisti si incontrano quindi nuovamente dopo molti anni in cui non si erano più rivolti la parola: dapprima Amedeo è contrariato del comportamento dell'amico e lo evita, anche seccamente, ma quando scopre che è proprio lui il finanziatore del progetto di riqualificazione il clima torna disteso.

Seduti intorno a un tavolo insieme al Sindaco, la trattativa per la concessione del prestito subisce un brusco stop a causa del tasso di interesse che si vuole imporre. Pio fa dunque ritorno a Milano, mentre la giunta convince Amedeo ad accompagnarlo al Nord Italia, lui che al massimo era stato a Pescara come città più settentrionale, per convincerlo ad abbassare il tasso.

Giunti nel capoluogo lombardo, Amedeo si stanzia in una camera dell'appartamento sito nel bosco verticale, dove fa la "conoscenza" di Alexa, intrattenendosi con l'assistente domestico in lunghi dialoghi notturni. Grazie a questo approccio tecnologico, però, Amedeo scopre che la situazione finanziaria dell'amico non è affatto rosea come veniva dipinta, pertanto a poco a poco Pio perde ogni bene, dalla casa alla macchina, dalle carte di credito all'azienda, venendo anche lasciato dalla fidanzata che non ha mai veramente sopportato Amedeo e le sue usanze.

Tornati nel proprio paese, quindi, i due decidono di gestire un gruppo di auto aiuto in cui molte persone condividono la stessa situazione di emigrato.

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

CARTONE ANIMATO DEL 1954

La fattoria degli animali si svolge nella tenuta del fattore Jones, che sfrutta gli animali senza pietà e spesso, in preda ai fumi dell’alcol, li maltratta. Gli animali della “Fattoria padronale” (Manor Farm) si riuniscono allora una sera al cospetto di Vecchio Maggiore (Old Major), un anziano maiale di dodici anni, venerato da tutti per la sua età e la sua saggezza. Vecchio Maggiore, in un appassionato discorso, descrive un sogno che ha fatto, in cui tutti gli animali sono liberi dalla schiavitù dell’uomo e si autogestiscono; egli poi spiega agli animali che tutti loro sono in lotta contro l’uomo, che li domina e li sfrutta tutti i giorni. Da qui deriva la “massima” che tutto ciò che ha due gambe è malvagio, e tutto ciò che ne ha quattro è buono. In un futuro prossimo, assicura Vecchio Maggiore, tutti gli animali saranno liberi, come descritto nella canzone di rivolta Beasts of England. Gli applausi di tutti chiudono il discorso di Vecchio Maggiore, che muore improvvisamente tre notti dopo.

Tre giovani maiali - Napoleon, Palla di Neve (Snowball) e Clarinetto (Squealer), in posizione più defilata - raccolgono l’eredità di Vecchio Maggiore; una sera, Mr. Jones, più ubriaco del solito, non dà da mangiare agli animali e si dimentica di mungere le mucche. Gli animali escono così dai recinti per raggiungere il cibo, scatenando la rabbia di Jones e degli altri fattori. Scoppia così la rivoluzione della “Fattoria degli animali”: questi ultimi si battono eroicamente contro gli uomini e li cacciano da Manor Farm, che viene presto rinominata. Palla di Neve redige su una parete della fattoria i sette comandamenti che tutti gli animali sono tenuti a rispettare, e che si riassumono nell’ultimo:

Tutti gli animali sono eguali 2

La “Fattoria degli animali” inizialmente prospera e progredisce: Napoleon e Palla di Neve assumono il controllo di tutte le operazioni e nel giro di breve tempo i maiali diventano la classe dirigente della fattoria, dove si diffondono i principi dell’Animalismo. Gli animali riescono anche a difendere la fattoria dal ritorno di Mr. Jones e di altri fattori, conquistando nella Battaglia del Chiuso delle vacche il suo fucile come segno del trionfo sull’uomo. A poco a poco i maiali accentrano nelle loro mani sempre più potere e privilegi, distinguendosi dagli altri animali che, più ingenui e sottomessi, credono ciecamente agli ideali della rivoluzione. Tra i primi si distinguono il cavallo da tiro Gondrano (Boxer), che è un lavoratore infaticabile e ripete costantemente la frase “lavorerò di più”, Berta (Clover, chiamata anche Trifoglio), che sospetta le azioni dei maiali ma nonostante ciò si fida della loro guida, e Beniamino (Benjamin), un vecchio asino disilluso e cinico, che non crede agli ideali utopici della Rivoluzione ma ciononostante non riesce ad opporsi alla politica dei maiali. Ad essi si aggiungono una serie di personaggi minori: Mosé (Moses), un corvo prediletto da Mr. Jones che fugge con lui ma poi fa ritorno alla fattoria per intrattenere gli animali con la promessa di un paradiso dopo la morte, chiamato Montagna Zuccherocandito; Minimus, un maiale-poeta che scrive il nuovo inno della Fattoria dopo il divieto di cantare Beasts of England e che tesse le lodi di Napoleon; Mollie, una giovane e vanitosa cavalla che rimpiange le attenzioni degli uomini e abbandonerà la fattoria per cercare una nuova vita agiata. Attorno a questi personaggi ruotano alcuni gruppi collettivi di animali: i cani, che diventano la polizia politica del potere dei maiali; le pecore, che invece obbediscono a Napoleon, accecate dalla sua propaganda; le galline, che ad un certo punto si ribellano alla confisce delle uova, ma sono ridotte alla ragione dopo che Napoleon toglie loro il cibo per più giorni di fila.

La situazione cambia drasticamente quando i rapporti tra Napoleon e Palla di Neve degenerano: i due leader giungono allo scontro frontale in occasione del progetto di Palla di Neve di costruire un mulino mosso da energia elettrica per migliorare la rendita economica della fattoria. Palla di Neve, che a differenza vorrebbe esportare la rivoluzione nelle fattorie delle vicinanze, fa approvare la sua proposta sul mulino dall’assemblea degli animali. Napoleon reagisce sguinzagliando i cani da guardia che ha allevato come sua polizia privata e costringendo l’avversario alla fuga dalla fattoria. Napoleon concentra tutto il potere nelle mani dei maiali e fonda il suo potere sulle violenze delle milizie dei cani e dall’abile propaganda di Clarinetto, che diffonde l’idea che il progetto del mulino sia in realtà del dispotico Napoleon. Quando il mulino, le cui mura sono troppo sottili, crolla dopo un violento temporale, Napoleon scarica tutte le responsabilità sul “sabotatore” Palla di Neve, che diventa il nemico invisibile a cui addossare ogni colpa o disgrazia. Sfruttando questa mistificazione, Napoleon, che comincia ad assumere le abitudini degli uomini, non esita a eliminare alcuni animali della fattoria che ostacolano i suoi disegni di potere, accusandoli di essere spie di Palla di Neve. Mr. Frederick, un fattore che ha truffato Napoleon, decide di attaccare la fattoria con la dinamite per distruggere il mulino, nel frattempo ricostruito. Gli animali resistono stoicamente, ma Gondrano è ferito e non riesce a recuperare il vigore che l’aveva contraddistinto come il più gran lavoratore della fattoria. Un giorno, mentre sta lavorando, crolla a terra: Napoleon lo venderà di nascosto a un macellaio, sostenendo di fronte a tutti che Gondrano è a curarsi in un posto lontano. Solo Beniamino, che sapendo leggere, può intendere le scritte sul furgone che conduce l’amico al macello, prova a salvare Gondrano, che muore nella convinzione che “Napoleon ha sempre ragione”.

Napoleon e i maiali hanno ormai assunto comportamenti del tutto umani: camminano eretti, bevono whisky, commerciano con gli uomini, indossano vestiti e dormono in comodi letti. Gli ideali della rivoluzione sono apertamente sconfessati, tanto che l’ultimo comandamento, che ora sostituisce tutti gli altri, è stato modificato nella forma seguente:

Tutti gli animali sono eguali, ma alcuni animali sono più eguali degli altri 3.

Dopo che il nome della “Fattoria degli animali” è stato restaurato nel precedente Manor Farm (o Fattoria padronale), il romanzo si chiude su una scena emblematica: maiali e uomini stringono un’alleanza e poi chiudono la sera ubriacandosi, giocando a carte e litigando per i punti. Gli altri animali della fattoria che spiano la scena dalla finestra non riescono più a distinguere gli uni dagli altri.

1 Una testimonianza di questa esperienza è nel libro di Orwell Omaggio alla Catalogna (1938).

2 Gli altri comandamenti che precedono il settimo sono: “1) Tutto ciò che va su due gambe è nemico; 2) Tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico; 3) Nessun animale vestirà abiti; 4) Nessun animale dormirà in un letto; 5) Nessun animale berrà alcolici. 6) Nessun animale ucciderà un altro animale”. Nel corso delle vicende, tutte queste leggi verranno trasgredite

DOPO 43 ANNI

#TUTTIUNAPASTA

19 LUGLIO 1992 - 19 LUGLIO 2022

30 ANNI DI DEPISTAGGI

PER OCCULTARE IL NOME DEL MANDANTE

BOTTE DI FORTUNA

Divertentissima commedia con Juno Temple e Michael Angarano: John e Alice sono giovani, sposati, innamoratissimi e... al verde! Ma la vita ha in serbo per loro un colpo di fortuna, una vecchia teiera a dir poco magica: ha lo straordinario potere di materializzare denaro quando qualcuno prova dolore, fisico o emotivo. Da quel momento per John e Alice comincia una vita di "sofferenza"... molto redditizia! Non sono, però, gli unici a conoscere il segreto della teiera e qualcuno è già sulle loro tracce, determinato ad impadronirsene...

JFK

IL FILM RIVELAZIONE CHE RISCRIVE LA STORIA

SUL DELITTO DEL PRESIDENTE DEGLI

STATI UNITI D'AMERICA

NON SI FA IL MERCATO LIBERO SULLE

BOLLETTE DEI PENSIONATI

CIAORINOCLUB CONTRO I #PARLAMENTARILADRI

CONTRO IL MERCATO SULLE BOLLETTE DELLA LUCE E DEL GAS CIAORINOCLUB SUMMER TOUR

1984

2 giugno 1981 - 2 giugno 2022

RINO VIVE!

Berta è Moro

(Rino :"Ha fatto le scarpe a tutta Italia").

Il Santo sul rogo è Berlinguer

(molti non accettavano le sue posizioni),

l'amianto che lo protegge

è la trama di accordi che Moro, abile tessitore,

aveva saputo creare.

Mario,Pino,Gino con cui Berta filava

sono i Segretari dei partiti

dell'arco costituzionale(Psi,Psdi,Pri,Pl­i);

con i quali Moro

aveva stretto alleanze

(Governo delle astensioni). Il bambino che nasce,

figlio di Berta (Moro-Dc)e del Santo (Berlinguer-Pci)

è il "compromesso storico".

BUON ASCOLTO

CHI NON HA PAURA E' FUORI DA OGNI CONTROLLO.

non perderti

lo streaming di ieri