1992: STRAGE DI VIA D'AMELIO
TERRORISMO MAFIOSO
COSANOSTRA
Il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo del tipo Semtex-H (miscela di PETN, tritolo e T4 in dotazione alle Forze Armate Italiane) telecomandati a distanza, venne fatta esplodere in via Mariano D'Amelio al civico 21 a Palermo, sotto il palazzo dove all'epoca abitavano Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino (rispettivamente madre e sorella del magistrato), presso le quali il giudice quella domenica si era recato in visita; l'agente sopravvissuto Antonino Vullo descrisse così l'esplosione: «Il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l'auto che era alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l'inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L'onda d'urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c'erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto...».
PAOLO BORSELLINO
IL FILM (PRIMA PARTE)
PAOLO BORSELLINO
IL FILM (SECONDA PARTE)
CIAO RINO GUITAR FREE FESTIVAL 2022
DEDICATO A PAOLO BORSELLINO
BRANO SECONDO CLASSIFICATO
L'ULTIMA INTERVISTA DI
PAOLO BORSELLINO
Nei suoi utlimi giorni di vita, il Giudice Paolo BORSELLINO non riusci' a trovare in italia giornalisti degni di riscattare la sua fiducia a cui lasciare in custioda le sue ultime "integrali" memorie.